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Il Libro degli Spiriti > CONCLUSIONE > VI
VI
Sarebbe farsi un'idea ben falsa dello
Spiritismo il credere ch'esso tragga la sua forza dalla pratica delle
manifestazioni materiali, e che quindi, intralciando queste
manifestazioni, si possa minarne la base. La sua forza sta nella sua
filosofia, nell'appello che esso fa alla ragione e al buon senso.
Nell'antichità era oggetto di studi misteriosi, accuratamente tenuti
nascosti al volgo, oggi esso non ha segreti per nessuno: parla un
linguaggio chiaro, senza ambiguità. Nello Spiritismo niente di mistico,
nessuna allegoria suscettibile di errate interpretazioni: esso vuole
essere compreso da tutti, perché venuto è il tempo di far conoscere la
verità agli uomini. Lungi dall'opporsi alla diffusione della luce, la
vuole per tutti. Non reclama un credo cieco, ma vuole che si sappia
perché si crede. Fondandosi sulla ragione, lo Spiritismo sarà sempre più
forte di quei credo che si fondano sul nulla. Gli ostacoli che si
tentasse di opporre alla libertà delle manifestazioni potranno
soffocarlo? No, perché essi sortirebbero l'effetto di tutte le
persecuzioni, quello cioè di stimolare la curiosità e il desiderio di
conoscere ciò che sarebbe proibito. D'altra parte, se le manifestazioni
spiritiste fossero il privilegio di un solo uomo, nessuno dubita che,
emarginando questo uomo, si metterebbe fine alle manifestazioni.
Sfortunatamente per gli avversari, le manifestazioni sono a disposizione
di tutti, ne fruiscono tutti, dal più piccolo al più grande, avvengono
dappertutto dal palazzo alla soffitta. Si può impedirne l'esercizio
pubblico, ma si sa perfettamente che non è in pubblico, ma è
nell'intimità che esse producono il meglio. Pertanto, potendo ognuno
essere medium, chi può impedire a una famiglia nel suo privato, a un
individuo nel silenzio della sua camera, al prigioniero nella sua cella,
di avere delle comunicazioni con gli Spiriti, all'insaputa e persino in
presenza dei carcerieri? Se le proibissero in un paese, le
impedirebbero anche negli altri paesi vicini? In tutto il mondo, dal
momento che non esiste un luogo, nei due emisferi, in cui non ci siano
dei medium? Per mettere in carcere tutti i medium, bisognerebbe mettere
in carcere la metà del genere umano. Si arrivi pure, cosa che non
sarebbe per niente più facile, al punto di bruciare tutti i libri sullo
Spiritismo, tanto il giorno dopo verrebbero ristampati, perché la fonte e
inattaccabile e non si possono mettere in carcere né bruciare gli
Spiriti che ne sono i veri autori.
Lo Spiritismo non è l'opera di un uomo, nessuno può dirsene l'inventore, perché lo Spiritismo e antico come la creazione. Esso si trova ovunque, in tutte le religioni, e nella religione cattolica più ancora, e con maggiore autorevolezza che in tutte le altre, perché vi si trova il principio di tutto: gli Spiriti di tutti i livelli, i loro rapporti occulti e palesi con gli uomini, gli angeli custodi, la reincarnazione, l'emancipazione dell'anima durante la vita, la seconda vista, le visioni, le manifestazioni di tutti i generi, le apparizioni e persino le apparizioni tangibili. Riguardo ai demoni, essi altro non sono che gli Spiriti cattivi e, salvo la credenza secondo cui i primi sono dannati al male in perpetuo, agli altri non è negata la via del progresso. Fra i due c’è solo la differenza del nome.
Che cosa fa la scienza spiritista moderna? Essa riunisce in un corpo ciò che era sparso. Spiega in termini propri ciò che non lo era che in forma allegorica. Elimina ciò che la superstizione e l'ignoranza hanno generato per lasciare solo la realtà e il positivo. Ecco il suo ruolo. Ma quello di fondatrice non le appartiene: mostra ciò che è e coordina, ma non crea niente perché le sue basi sono di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Chi dunque oserebbe credersi tanto forte da soffocarla con il sarcasmo e persino con la persecuzione? Se la si sopprimerà da una parte, rinascere in altri luoghi, nello stesso terreno da cui sarà stata bandita, perché essa si trova nella natura, e all'uomo non e dato annientare una forza della natura né mettere il suo veto sui decreti di Dio.
Quale interesse si avrebbe del resto a impedire il propagarsi delle idee spiritiste? È vero che queste idee si ergono contro gli abusi che nascono dall'orgoglio e dall'egoismo, ma questi abusi, di cui alcuni approfittano, nuocciono alle masse. Avrà dunque la massa dalla sua parte lo Spiritismo e avrà come seri avversari solo quelli che hanno interesse a mantenere tali abusi. Invece, con la loro influenza, queste idee, rendendo gli uomini migliori gli uni verso gli altri, meno avidi di interessi materiali e più rassegnati ai decreti della Provvidenza, sono una garanzia di ordine e tranquillità.
Lo Spiritismo non è l'opera di un uomo, nessuno può dirsene l'inventore, perché lo Spiritismo e antico come la creazione. Esso si trova ovunque, in tutte le religioni, e nella religione cattolica più ancora, e con maggiore autorevolezza che in tutte le altre, perché vi si trova il principio di tutto: gli Spiriti di tutti i livelli, i loro rapporti occulti e palesi con gli uomini, gli angeli custodi, la reincarnazione, l'emancipazione dell'anima durante la vita, la seconda vista, le visioni, le manifestazioni di tutti i generi, le apparizioni e persino le apparizioni tangibili. Riguardo ai demoni, essi altro non sono che gli Spiriti cattivi e, salvo la credenza secondo cui i primi sono dannati al male in perpetuo, agli altri non è negata la via del progresso. Fra i due c’è solo la differenza del nome.
Che cosa fa la scienza spiritista moderna? Essa riunisce in un corpo ciò che era sparso. Spiega in termini propri ciò che non lo era che in forma allegorica. Elimina ciò che la superstizione e l'ignoranza hanno generato per lasciare solo la realtà e il positivo. Ecco il suo ruolo. Ma quello di fondatrice non le appartiene: mostra ciò che è e coordina, ma non crea niente perché le sue basi sono di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Chi dunque oserebbe credersi tanto forte da soffocarla con il sarcasmo e persino con la persecuzione? Se la si sopprimerà da una parte, rinascere in altri luoghi, nello stesso terreno da cui sarà stata bandita, perché essa si trova nella natura, e all'uomo non e dato annientare una forza della natura né mettere il suo veto sui decreti di Dio.
Quale interesse si avrebbe del resto a impedire il propagarsi delle idee spiritiste? È vero che queste idee si ergono contro gli abusi che nascono dall'orgoglio e dall'egoismo, ma questi abusi, di cui alcuni approfittano, nuocciono alle masse. Avrà dunque la massa dalla sua parte lo Spiritismo e avrà come seri avversari solo quelli che hanno interesse a mantenere tali abusi. Invece, con la loro influenza, queste idee, rendendo gli uomini migliori gli uni verso gli altri, meno avidi di interessi materiali e più rassegnati ai decreti della Provvidenza, sono una garanzia di ordine e tranquillità.