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LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo > I Miracoli > Capitolo XV - I MIRACOLI DEL VANGELO > La tentazione di Gesù
La tentazione di Gesù
52.
Gesù trasportato dal diavolo sulla sommità del tempio, poi su di una
montagna, e da lui tentato, è una di quelle parabole che gli erano
familiari e che la credulità pubblica trasformò in fatti materiali. [87]
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[87] La spiegazione che segue è tratta testualmente da un insegnamento dato a questo riguardo da uno Spirito.
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53.
Gesù non fu sollevato. Egli voleva soltanto far sì che gli uomini
comprendessero che l'umanità è soggetta a fallire e che deve sempre
stare in guardia contro le cattive ispirazioni, alle quali la sua
fragile natura la porta a cedere. La tentazione di Gesù è dunque una
raffigurazione simbolica, e bisognerebbe essere ciechi per prenderla
come reale. Come potreste supporre che il Messia, il Verbo di Dio
incarnato, sia stato sottoposto, per un certo tempo, per breve che sia
stato, alle suggestioni del demonio, e che — come è detto nel Vangelo di
Luca — il demonio l'abbia lasciato per un certo tempo? Tutto
ciò porterebbe a pensare che il Cristo sarebbe ancora sottoposto al
potere di questa entità. No. Comprendete meglio gli insegnamenti che vi
sono stati dati. Lo Spirito del male non poteva nulla sull'essenza del
bene. Nessuno ha detto di aver visto Gesù sulla montagna né sulla
sommità del tempio. Certamente, sarebbe stato un fatto tale da
propagarsi tra tutti i popoli. La tentazione non fu affatto dunque un
atto né materiale né fisico. Riguardo all'atto morale, potreste forse
ammettere che lo Spirito delle tenebre potesse dire a colui che
conosceva la sua origine e il suo potere: "Adorami, e io ti darò tutti i
reami della Terra"? Il demonio avrebbe quindi ignorato chi era colui al
quale egli faceva simili offerte, cosa che non è probabile. Se invece
lo conosceva, la sua profferta sarebbe stata un nonsenso, perché sapeva
bene che sarebbe stato respinto da colui che veniva a distruggere il suo
dominio sugli uomini.
Cercate di comprendere dunque il senso di questa parabola, perché come quella de Il Figliol prodigo e quella de Il Buon Samaritano, anch'essa è una parabola. L'una ci mostra i pericoli che corrono gli uomini, se non resistono a quella voce intima che grida loro senza tregua: "Tu puoi essere più di quello che sei; tu puoi possedere più di quello che possiedi; tu puoi ingrandirti, tu puoi ottenere molto di più. Cedi alla voce dell'ambizione, e tutti i tuoi desideri saranno esauditi." La parabola vi mostra il pericolo e vi dà il mezzo per evitarlo, dicendo alle cattive ispirazioni: Ritirati, Satana! o con altre parole: Indietreggia, tentazione!
Le altre due parabole che ho ricordato vi mostrano ciò che può ancora sperare colui che, troppo debole per scacciare il demonio, ha ceduto alle sue tentazioni. Vi mostrano la misericordia del padre di famiglia che stende la sua mano sulla fronte del figlio pentito e che gli accorda, con amore, il perdono implorato. Vi mostrano il colpevole, lo scismatico, l'uomo respinto dai suoi fratelli, che vale di più, agli occhi del Giudice supremo, di coloro che lo disprezzano, perché egli pratica le virtù insegnate dalla legge d'amore.
Considerate bene gli insegnamenti dati nei Vangeli. Sappiate distinguere ciò che va preso alla lettera da ciò che va preso in senso figurato, e gli errori, che vi hanno reso ciechi per tanti secoli, si cancelleranno a poco a poco, per far posto alla luce splendente della verità (Bordeaux, 1862. GIOVANNI, EVANG).
Cercate di comprendere dunque il senso di questa parabola, perché come quella de Il Figliol prodigo e quella de Il Buon Samaritano, anch'essa è una parabola. L'una ci mostra i pericoli che corrono gli uomini, se non resistono a quella voce intima che grida loro senza tregua: "Tu puoi essere più di quello che sei; tu puoi possedere più di quello che possiedi; tu puoi ingrandirti, tu puoi ottenere molto di più. Cedi alla voce dell'ambizione, e tutti i tuoi desideri saranno esauditi." La parabola vi mostra il pericolo e vi dà il mezzo per evitarlo, dicendo alle cattive ispirazioni: Ritirati, Satana! o con altre parole: Indietreggia, tentazione!
Le altre due parabole che ho ricordato vi mostrano ciò che può ancora sperare colui che, troppo debole per scacciare il demonio, ha ceduto alle sue tentazioni. Vi mostrano la misericordia del padre di famiglia che stende la sua mano sulla fronte del figlio pentito e che gli accorda, con amore, il perdono implorato. Vi mostrano il colpevole, lo scismatico, l'uomo respinto dai suoi fratelli, che vale di più, agli occhi del Giudice supremo, di coloro che lo disprezzano, perché egli pratica le virtù insegnate dalla legge d'amore.
Considerate bene gli insegnamenti dati nei Vangeli. Sappiate distinguere ciò che va preso alla lettera da ciò che va preso in senso figurato, e gli errori, che vi hanno reso ciechi per tanti secoli, si cancelleranno a poco a poco, per far posto alla luce splendente della verità (Bordeaux, 1862. GIOVANNI, EVANG).