Sei in:
IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI > PARTE SECONDA - MANIFESTAZIONI SPIRITISTE > Capitolo XXIX - RIUNIONI E SOCIETÀ SPIRITISTE > Delle riunioni in generale > 331
331. Una riunione è un modo
d'essere collettivo le cui qualità e proprietà sono la risultante di
tutte quelle dei suoi membri e formano come un fascio; ora, questo
fascio avrà tanta più forza quanto più sarà omogeneo. Se si è ben
compreso ciò che è stato detto (n. 282, domanda 5) sulla maniera con cui
gli Spiriti sono avvertiti del nostro appello, si comprenderà
facilmente la potenza dell'associazione del pensiero degli astanti. Se
lo Spirito è per qualche verso colpito dal pensiero come noi lo siamo
dalla voce, venti persone che si unissero in una medesima intenzione
avranno necessariamente più forza di una sola. Ma perché tutti questi
pensieri concorrano al medesimo scopo, è necessario che essi vibrino
all'unisono, che si fondano, per così dire, in uno solo, cosa che non
può aver luogo senza il raccoglimento.
D'altronde, lo Spirito, arrivando in un ambiente totalmente simpatico, vi si trova più a suo agio e, incontrandovi soltanto degli amici, vi si presenta più volentieri ed è più disposto a rispondere. Chiunque abbia seguito con qualche attenzione le manifestazioni spiritiste intelligenti ha potuto convincersi di questa verità. Se i pensieri sono divergenti, ne deriva un conflitto d'idee alquanto sgradevole per lo Spirito e, di conseguenza, nocivo alla manifestazione. È la stessa cosa per un uomo che debba parlare in un'assemblea. Se sente che tutti i pensieri che convergono su di lui sono simpatici e benevoli, l'impressione ch'egli ne riceve reagisce sulle sue stesse idee dando a esse più vivacità; l'unanimità di questo concorso esercita su di lui una sorta di azione magnetica che decuplica i suoi mezzi, mentre l'indifferenza o l'ostilità lo turbano o lo paralizzano. Orbene, gli Spiriti, ben più impressionabili degli umani, devono, senza dubbio, subire ancora di più l'influenza dell'ambiente.
Ogni riunione spiritista deve tendere all'omogeneità il più possibile. È chiaro che noi parliamo di quelle riunioni che tendono a risultati seri e veramente utili. Se si vogliono semplicemente ottenere delle comunicazioni quali che siano, senza preoccuparsi della qualità di coloro che le danno, è evidente che tutte queste precauzioni non sono necessarie, ma allora non ci si deve lamentare della qualità del prodotto.
D'altronde, lo Spirito, arrivando in un ambiente totalmente simpatico, vi si trova più a suo agio e, incontrandovi soltanto degli amici, vi si presenta più volentieri ed è più disposto a rispondere. Chiunque abbia seguito con qualche attenzione le manifestazioni spiritiste intelligenti ha potuto convincersi di questa verità. Se i pensieri sono divergenti, ne deriva un conflitto d'idee alquanto sgradevole per lo Spirito e, di conseguenza, nocivo alla manifestazione. È la stessa cosa per un uomo che debba parlare in un'assemblea. Se sente che tutti i pensieri che convergono su di lui sono simpatici e benevoli, l'impressione ch'egli ne riceve reagisce sulle sue stesse idee dando a esse più vivacità; l'unanimità di questo concorso esercita su di lui una sorta di azione magnetica che decuplica i suoi mezzi, mentre l'indifferenza o l'ostilità lo turbano o lo paralizzano. Orbene, gli Spiriti, ben più impressionabili degli umani, devono, senza dubbio, subire ancora di più l'influenza dell'ambiente.
Ogni riunione spiritista deve tendere all'omogeneità il più possibile. È chiaro che noi parliamo di quelle riunioni che tendono a risultati seri e veramente utili. Se si vogliono semplicemente ottenere delle comunicazioni quali che siano, senza preoccuparsi della qualità di coloro che le danno, è evidente che tutte queste precauzioni non sono necessarie, ma allora non ci si deve lamentare della qualità del prodotto.