IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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28. Fra coloro che si sono convinti attraverso uno studio diretto possiamo distinguere:

1°. coloro che credono puramente e semplicemente alle manifestazioni. Lo Spiritismo è per loro una semplice scienza d'osservazione, una serie di fatti più o meno curiosi. Noi li chiameremo Spiritisti sperimentatori;

2°. coloro che vedono nello Spiritismo, oltre ai fatti, qualcos'altro. Ne comprendono la parte filosofica, ammirano la morale che ne deriva, ma non la praticano. La sua influenza sul loro carattere è insignificante o nulla; non cambiano alcuna delle loro abitudini e non rinuncerebbero a un solo piacere. L'avaro è sempre avaro, l'orgoglioso sempre pieno di sé, l'invidioso e il geloso sempre ostili. Per loro la carità cristiana non è che una bella massima. Sono, questi, gli Spiritisti imperfetti;

3°. coloro che non si accontentano di ammirare la morale, ma la praticano e ne accettano tutte le conseguenze. Convinti che l'esistenza terrena è una prova passeggera, cercano di mettere a frutto questi brevi istanti, per marciare sulla via del progresso — che è il solo a poter elevarli nella gerarchia del mondo degli Spiriti — sforzandosi di fare il bene e di reprimere le inclinazioni cattive. Le relazioni con loro offrono sempre sicurezza, poiché la loro convinzione li allontana da ogni pensiero del male. La carità è in tutte le cose la regola della loro condotta. Questi sono i veri Spiritisti o, per meglio dire, gli Spiritisti cristiani;

4°. vi sono, infine, gli Spiritisti esaltati. La specie umana sarebbe perfetta se essa prendesse sempre solo il lato buono delle cose. L'esagerazione è nociva in tutto. Nello Spiritismo essa ripone una fiducia troppo cieca e spesso puerile nelle cose del mondo invisibile e fa accettare troppo facilmente e senza controlli ciò di cui la riflessione e l'analisi dimostrerebbero l'assurdità o l'impossibilità. Ma l'entusiasmo non riflette, abbaglia. Questa sorta di adepti è più nociva che utile alla causa dello Spiritismo. Sono i adatti a convincere, perché si diffida, e con ragione, della loro opinione. Essi sono vittime della loro gran buona fede da parte sia degli Spiriti mistificatori, sia degli uomini che cercano di sfruttare la loro credulità. Se essi fossero i soli a doverne subire le conseguenze, non sarebbe che il male minore; il peggio è che, senza volerlo, offrono delle armi agli increduli, i quali cercano le occasioni per farsi beffe dello Spiritismo piuttosto che quelle per convincersene, né mancano di attribuire genericamente a tutti il ridicolo di alcuni. Senza dubbio, questo non è né giusto né razionale. Ma, si sa, gli avversari dello Spiritismo non riconoscono che le loro ragioni come le sole di buona lega, e conoscere a fondo ciò di cui parlano è la minore delle loro preoccupazioni.