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IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO > PARTE PRIMA - DOTTRINA > Capitolo IX - I DEMONI > I demoni secondo la Chiesa > 12
12.
Ammettendo la fallibilità degli angeli, così come quella degli uomini,
la punizione è, d'altra parte, conseguenza giusta e naturale
dell'errore. Ma se ammettessimo nello stesso tempo, la possibilità del
riscatto, la rigenerazione e la grazia, dopo il pentimento e
l'espiazione, tutto si chiarirebbe e si conformerebbe con la bontà di
Dio. Egli sapeva che essi avrebbero sbagliato, che sarebbero stati
puniti, ma sapeva egualmente che un tale castigo temporaneo sarebbe
stato un mezzo per far loro comprendere l'errore, che sarebbe infine
tornato a loro vantaggio. Ecco come si spiegano le parole del profeta
Ezechiele: "Dio non vuole la morte, ma la salvezza del peccatore". [4]
L'inutilità del pentimento e l'impossibilità della rigenerazione, queste cose sì comporterebbero la negazione della bontà divina. Ammessa tale ipotesi, si potrebbe anche dire, rigorosamente ed esattamente, che "questi angeli fin dalla loro creazione, visto che Dio non poteva ignorarlo, erano votati in perpetuo al male e predestinati a diventare demoni, per trascinare gli uomini al male".
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[4] Vedere al cap. VI, n. 25, citazione di Ezechiele.
L'inutilità del pentimento e l'impossibilità della rigenerazione, queste cose sì comporterebbero la negazione della bontà divina. Ammessa tale ipotesi, si potrebbe anche dire, rigorosamente ed esattamente, che "questi angeli fin dalla loro creazione, visto che Dio non poteva ignorarlo, erano votati in perpetuo al male e predestinati a diventare demoni, per trascinare gli uomini al male".
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[4] Vedere al cap. VI, n. 25, citazione di Ezechiele.