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Il Libro degli Spiriti > LIBRO SECONDO — MONDO SPIRITISTA O DEGLI SPIRITI > Capitolo I — Degli Spiriti > Progressione degli Spiriti
Progressione degli Spiriti
114. Gli Spiriti sono buoni o cattivi per natura, oppure sono essi stessi che si migliorano?
«Sono gli stessi Spiriti che si migliorano e, migliorando, passano da un ordine inferiore a uno superiore.»
«Sono gli stessi Spiriti che si migliorano e, migliorando, passano da un ordine inferiore a uno superiore.»
115. Fra gli Spiriti, alcuni sono stati creati buoni e altri cattivi?
«Dio ha creato tutti gli Spiriti semplici e ignoranti, ossia senza conoscenza. Ha dato a ognuno di loro una missione, allo scopo di illuminarli e di farli arrivare progressivamente alla perfezione attraverso la conoscenza della verità, e per avvicinarli a Lui. Per loro la felicita eterna e pura sta in questa perfezione. Gli Spiriti acquisiscono le conoscenze passando attraverso le prove che Dio loro impone. Alcuni accettano queste prove con sottomissione e arrivano più prontamente alla meta loro destinata; altri le supportano solo lamentandosi e pertanto restano, per colpa loro, lontani dalla perfezione e dalla felicita promessa.»
115a. Da ciò sembrerebbe che gli Spiriti siano alla loro origine come dei bambini, ignoranti e senza esperienza, ma che acquistino a poco a poco le conoscenze di cui mancano, percorrendo le differenti fasi della vita.
«Sì, il paragone è valido. Il bambino ribelle resta ignorante e imperfetto, traendo maggiore o minore profitto a seconda della sua docilità. Però la vita dell'uomo ha un termine, mentre quella degli Spiriti si prolunga all'infinito.»
«Dio ha creato tutti gli Spiriti semplici e ignoranti, ossia senza conoscenza. Ha dato a ognuno di loro una missione, allo scopo di illuminarli e di farli arrivare progressivamente alla perfezione attraverso la conoscenza della verità, e per avvicinarli a Lui. Per loro la felicita eterna e pura sta in questa perfezione. Gli Spiriti acquisiscono le conoscenze passando attraverso le prove che Dio loro impone. Alcuni accettano queste prove con sottomissione e arrivano più prontamente alla meta loro destinata; altri le supportano solo lamentandosi e pertanto restano, per colpa loro, lontani dalla perfezione e dalla felicita promessa.»
115a. Da ciò sembrerebbe che gli Spiriti siano alla loro origine come dei bambini, ignoranti e senza esperienza, ma che acquistino a poco a poco le conoscenze di cui mancano, percorrendo le differenti fasi della vita.
«Sì, il paragone è valido. Il bambino ribelle resta ignorante e imperfetto, traendo maggiore o minore profitto a seconda della sua docilità. Però la vita dell'uomo ha un termine, mentre quella degli Spiriti si prolunga all'infinito.»
116. Ci sono degli Spiriti che resteranno per sempre nelle classi inferiori?
«No, tutti diventeranno perfetti. Essi cambiano, ma ci vuole molto tempo. Infatti, come abbiamo già detto, un padre giusto e misericordioso non può bandire eternamente i suoi figli. Vorreste dunque che Dio così grande, così buono, così giusto, fosse peggio di quanto non siate voi stessi?»
«No, tutti diventeranno perfetti. Essi cambiano, ma ci vuole molto tempo. Infatti, come abbiamo già detto, un padre giusto e misericordioso non può bandire eternamente i suoi figli. Vorreste dunque che Dio così grande, così buono, così giusto, fosse peggio di quanto non siate voi stessi?»
117. Dipende dagli Spiriti affrettare i loro progressi verso la perfezione?
«Certamente. Essi vi arrivano più o meno rapidamente a seconda del loro desiderio e della loro sottomissione alla volontà di Dio. Un bambino docile non si istruisce forse più in fretta di un bambino neghittoso?»
«Certamente. Essi vi arrivano più o meno rapidamente a seconda del loro desiderio e della loro sottomissione alla volontà di Dio. Un bambino docile non si istruisce forse più in fretta di un bambino neghittoso?»
118. Gli Spiriti possono regredire?
«No. Man mano che avanzano, comprendono ciò che ancora li separa dalla perfezione. Quando lo Spirito ha terminato una prova, possiede la conoscenza e non la dimentica più. Può restare in una situazione di stasi, ma non retrocede.»
«No. Man mano che avanzano, comprendono ciò che ancora li separa dalla perfezione. Quando lo Spirito ha terminato una prova, possiede la conoscenza e non la dimentica più. Può restare in una situazione di stasi, ma non retrocede.»
119. Non poteva Dio esonerare gli Spiriti dalle prove che devono subire per arrivare al primo livello?
«Se gli Spiriti fossero stati creati perfetti non avrebbero meriti per gioire dei benefici di questa perfezione. Dove starebbe il merito senza la lotta? D'altra parte la disuguaglianza esistente fra loro è necessaria alla loro personalità. E, infine, la missione che compiono a questi differenti livelli è nei disegni della Provvidenza per l'armonia dell'universo.»
Poiché nella vita sociale tutti gli uomini possono arrivare ai più alti incarichi, tanto varrebbe domandarsi perché il sovrano di un Paese non fa di ciascuno dei suoi soldati un generale; perché tutti gli impiegati subalterni non sono degli impiegati superiori; perché tutti gli studenti non sono dei professori. Pertanto c’è una differenza fra la vita sociale e quella spirituale: la prima è limitata e non sempre permette di superare a tutti i livelli, mentre la seconda e indefinita e lascia a ognuno la possibilità di elevarsi al grado supremo.
«Se gli Spiriti fossero stati creati perfetti non avrebbero meriti per gioire dei benefici di questa perfezione. Dove starebbe il merito senza la lotta? D'altra parte la disuguaglianza esistente fra loro è necessaria alla loro personalità. E, infine, la missione che compiono a questi differenti livelli è nei disegni della Provvidenza per l'armonia dell'universo.»
Poiché nella vita sociale tutti gli uomini possono arrivare ai più alti incarichi, tanto varrebbe domandarsi perché il sovrano di un Paese non fa di ciascuno dei suoi soldati un generale; perché tutti gli impiegati subalterni non sono degli impiegati superiori; perché tutti gli studenti non sono dei professori. Pertanto c’è una differenza fra la vita sociale e quella spirituale: la prima è limitata e non sempre permette di superare a tutti i livelli, mentre la seconda e indefinita e lascia a ognuno la possibilità di elevarsi al grado supremo.
120. Tutti gli Spiriti passano per la trafila del male per arrivare al bene?
«Non per la trafila del male, ma per quella dell'ignoranza.»
«Non per la trafila del male, ma per quella dell'ignoranza.»
121. Perché certi Spiriti hanno seguito la via del bene e altri quella del male?
«Non hanno essi il libero arbitrio? Dio non ha affatto creato degli Spiriti cattivi. Ha creato Spiriti semplici e ignoranti, ossia con attitudine tanto al bene quanto al male. Quelli che sono cattivi lo diventano per loro volontà.»
«Non hanno essi il libero arbitrio? Dio non ha affatto creato degli Spiriti cattivi. Ha creato Spiriti semplici e ignoranti, ossia con attitudine tanto al bene quanto al male. Quelli che sono cattivi lo diventano per loro volontà.»
122. Come possono gli Spiriti, alla loro origine, quando non hanno
ancora coscienza di sé stessi, avere la libertà di scelta fra il bene e
il male? Ce in essi un principio, una qualsiasi tendenza che li porta in
una direzione piuttosto che in un'altra?
«Il libero arbitrio si sviluppa nella misura in cui lo Spirito acquisisce coscienza di sé stesso. Non ci sarebbe più libertà se la scelta fosse sollecitata da una causa indipendente dalla volontà dello Spirito. La causa non è in lui, bensì fuori di lui, nelle influenze alle quali cede in virtù della sua libera volontà. È la grande allegoria della caduta dell'uomo e del peccato originale: c’è chi ha ceduto alla tentazione e chi vi ha resistito.»
122a. Da dove vengono le influenze che si esercitano sullo Spirito?
«Dagli Spiriti imperfetti, che cercano di impossessarsi di lui per dominarlo e sono felici di vederlo fallire. È questo che si è voluto simbolizzare con la figura di Satana.»
122b. Questa influenza si esercita sullo Spirito, soltanto alla sua origine?
«Essa lo segue nella sua vita di Spirito finché non abbia raggiunto un controllo tale su di sé, che gli Spiriti malvagi rinunciano ad assediarlo.»
«Il libero arbitrio si sviluppa nella misura in cui lo Spirito acquisisce coscienza di sé stesso. Non ci sarebbe più libertà se la scelta fosse sollecitata da una causa indipendente dalla volontà dello Spirito. La causa non è in lui, bensì fuori di lui, nelle influenze alle quali cede in virtù della sua libera volontà. È la grande allegoria della caduta dell'uomo e del peccato originale: c’è chi ha ceduto alla tentazione e chi vi ha resistito.»
122a. Da dove vengono le influenze che si esercitano sullo Spirito?
«Dagli Spiriti imperfetti, che cercano di impossessarsi di lui per dominarlo e sono felici di vederlo fallire. È questo che si è voluto simbolizzare con la figura di Satana.»
122b. Questa influenza si esercita sullo Spirito, soltanto alla sua origine?
«Essa lo segue nella sua vita di Spirito finché non abbia raggiunto un controllo tale su di sé, che gli Spiriti malvagi rinunciano ad assediarlo.»
123. Perché Dio ha permesso che gli Spiriti potessero seguire la via del male?
«Come osate chiedere conto a Dio dei Suoi atti? Pensate di poter penetrare nei Suoi disegni? Tuttavia voi potete chiarirvi questo: la saggezza di Dio sta nella libertà, che Egli lascia a ognuno, di scegliere, affinché ognuno acquisisca i meriti secondo il suo operato.»
«Come osate chiedere conto a Dio dei Suoi atti? Pensate di poter penetrare nei Suoi disegni? Tuttavia voi potete chiarirvi questo: la saggezza di Dio sta nella libertà, che Egli lascia a ognuno, di scegliere, affinché ognuno acquisisca i meriti secondo il suo operato.»
124. Poiché ci sono degli Spiriti che, fin dall'inizio, seguono la via
del bene assoluto, e altri quella del male assoluto, ci saranno
certamente dei livelli intermedi fra questi due estremi.
«Sì, senza dubbio, ed e quiche si trova la grande maggioranza degli Spiriti.»
«Sì, senza dubbio, ed e quiche si trova la grande maggioranza degli Spiriti.»
125. Gli Spiriti che hanno seguito la via del male potranno arrivare allo stesso livello di superiorità degli altri?
«Sì, ma le eternità per loro saranno più lunghe.
Con la parola eternità si deve intendere l'idea che hanno gli Spiriti inferiori della perpetuità delle loro sofferenze, poiché non è dato loro vederne la fine, e questa idea si rinnova a ogni prova a cui essi devono soccombere.
«Sì, ma le eternità per loro saranno più lunghe.
Con la parola eternità si deve intendere l'idea che hanno gli Spiriti inferiori della perpetuità delle loro sofferenze, poiché non è dato loro vederne la fine, e questa idea si rinnova a ogni prova a cui essi devono soccombere.
126. Gli Spiriti, arrivati al grado supremo, dopo essere passati
attraverso il male, hanno meno meriti degli altri agli occhi di Dio?
«Dio contempla quelli che hanno smarrito la strada con gli stessi occhi e li ama tutti con lo stesso cuore. Essi sono detti cattivi perché hanno ceduto, ma all'inizio non erano che dei semplici Spiriti.»
«Dio contempla quelli che hanno smarrito la strada con gli stessi occhi e li ama tutti con lo stesso cuore. Essi sono detti cattivi perché hanno ceduto, ma all'inizio non erano che dei semplici Spiriti.»
127. Gli Spiriti sono creati tutti uguali quanto a facoltà intellettuali?
«Sono creati tutti uguali ma, non sapendo essi da dove vengono, e necessario che il libero arbitrio faccia il suo corso Essi progrediscono, più o meno rapidamente, in intelligenza come in moralità.»
Gli Spiriti, che seguono sin dall'inizio la via del bene, non sono per questo Spiriti perfetti. Se non hanno delle tendenze cattive, devono comunque acquisire l'esperienza e le conoscenze necessarie per raggiungere la perfezione. Possiamo paragonarli a dei bambini che, qualunque sia la bontà dei loro istinti naturali, hanno bisogno di svilupparsi, di imparare, e dall'infanzia non arrivano all'età matura senza transizione. Come presso di noi ci sono uomini che sono buoni e altri che sono cattivi, fin dalla loro infanzia, così ci sono degli Spiriti buoni o cattivi fin dall'inizio. Con questa differenza fondamentale: il bambino ha degli istinti completamente formati, mentre lo Spirito, all'inizio della sua formazione, non è più cattivo che buono. Ha tutte le tendenze e prende l'una o l'altra direzione in base al suo libero arbitrio.
«Sono creati tutti uguali ma, non sapendo essi da dove vengono, e necessario che il libero arbitrio faccia il suo corso Essi progrediscono, più o meno rapidamente, in intelligenza come in moralità.»
Gli Spiriti, che seguono sin dall'inizio la via del bene, non sono per questo Spiriti perfetti. Se non hanno delle tendenze cattive, devono comunque acquisire l'esperienza e le conoscenze necessarie per raggiungere la perfezione. Possiamo paragonarli a dei bambini che, qualunque sia la bontà dei loro istinti naturali, hanno bisogno di svilupparsi, di imparare, e dall'infanzia non arrivano all'età matura senza transizione. Come presso di noi ci sono uomini che sono buoni e altri che sono cattivi, fin dalla loro infanzia, così ci sono degli Spiriti buoni o cattivi fin dall'inizio. Con questa differenza fondamentale: il bambino ha degli istinti completamente formati, mentre lo Spirito, all'inizio della sua formazione, non è più cattivo che buono. Ha tutte le tendenze e prende l'una o l'altra direzione in base al suo libero arbitrio.